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LE NOSTRE FRAZIONI

AIROLA

​Piccolo borgo dove si trova il santuario di Nostra Signora della Fontana, eretto nel 1450 da parte della popolazione in seguito ad una apparizione miracolosa. Si narra che la Madonna apparve ad una bambina, di nome Caterina Greppi, muta dalla nascita , donandole la parola. All’interno del Santuario una bellissima immagine della Madonna con bambino attribuita alla scuola fiamminga.

ANTESSIO

Il borgo, finito di restaurare nel 2008, sorge a 680 m. sul livello del mare e sovrasta alcuni paesi del Comune di Sesta Godano. La Chiesa dedicata a San Lorenzo , che si festeggia il 10 agosto, possiede al suo interno un organo Agati risalente al 1886. A partire dal 2007 ogni anno il 29 agosto , festa della Madonna della Guardia, si tienenella Chiesa di san Lorenzo un concerto d’organo di rilievo.

BERGASSANA

Si hanno notizie del paese che apparteneva al sistema difensivo dell’abbazia di Brugnato già nel 1524, periodo in cui gli abitanti si sottomisero al governatore ducale di Pontremoli.

La Chiesa è dedicata a S. Andrea e risale al 1133, dipendente dall’abbazia di Brugnato, ma purtroppo della chiesa primitiva non rimane nulla; quella attuale risale al XVIII sec. E vi è conservata una statua lignea dedicata a S. Rocco protettore dei pellegrini.

CHIUSOLA

Anticamente a Chiusola vi era un castello, se ne ritrova traccia in alcuni inventari del 1268 e del 1385, e serviva da sistema difensivo tra la valle del Gottero, lo zerasco e la Padana. In epoca più vicina ai giorni nostri , Chiusola era una stazione doganale per il controllo delle merci. Oggi è un borgo montano con stretti vicoli, archi e scale sviluppatisi attorno alla chiesa di San Michele e, proprio nei muri perimetrali della chiesa vi sono due sculture di notevole interesse storico – antropologico e un portale di impronta longobarda.

CORNICE

Il paese è una terrazza panoramica che domina le valle; il suo nucleo è disposto a nastro sulla sommità di un crinale. Interessante a Cornice sono i percorsi coperti, che consentivano in epoche più antiche di percorrere il paese da un’estremità all’altra senza mai uscire allo scoperto. Emergenza importante è la Chiesa di San Colombano, con l’annesso campanile che è dominante rispetto agli altri edifici del paese.

GODANO

Un tempo vi era un castello antico possedimento dei Marchesi d’Este ; dal XII sec. appartenne ai Malaspina di Mulazzo, passò poi alla famiglia dei Fieschi sino al 1272, anno in cui lo vendettero a Genova.
Successivamente nel XV sec. il castello tornò ai Malaspina , ma a causa del malgoverno di questi signori, la popolazione si ribellò ( vedi la sassata dei godani)e si consegnò al governatore di Pontremoli, il castello venne distrutto e l’anno successivo gli abitanti passarono sotto la repubblica di Genova. Sassata dei Godani: Si narra che Alessandro Malaspina, uomo cattivo e crudele, abitava nel castello e da lì dettava legge su tutte le persone. 

 

Il castello serviva da difesa ma fu distrutto, pare nel 1525 dagli abitanti ormai stufi delle angherie del padrone. Era obbligo di tutte le giovani spose di Godano passare la prima notte di matrimonio con il Marchese; questo diritto veniva chiamato “Ius primae noctis” cioè diritto della prima notte.
Gli abitanti di Godano chiesero aiuto ai Malaspina di Milano, ma, non ottenendo risposta decisero di farsi giustizia da soli, erano stufi di concedere le loro donne al Marchese.
I capi famiglia si riunirono, una notte d’agosto in un luogo dove ora esiste una cappella detta “ cappella del Malconsiglio” per decidere la vendetta nei confronti del crudele Alessandro. Fu deciso che il Malaspina doveva morire.
Il giorno successivo, il Marchese, mentre percorreva la strada di “ Suà” fu assalito e picchiato in modo violento. Per far ciò gli abitanti di Godano usarono sacchetti di sabbia, in modo che non rimanessero segni di percosse.
Il marchese in fin di vita venne lasciato in mezzo alla strada, riuscì a raggiungere il cugino a Cornice, dove morì alcune ore dopo.
Dal Giornalino “ Pagine e Pensieri”

GROPPO

Situato sull'estrema pendice meridionale del Monte Gottero, Groppo fu sede di un castello, distrutto dalla Repubblica Genovese nel 1174. Il paese ha mantenuto, ad oggi, la sua struttura di borgo fortificato a forma ellittica, con case-torri, edifici stretti ed alti posti uno accanto all’altro in modo continuo lungo i vicoli. Il paese è basato sulla disposizione a linee concentriche delle case lungo la strada che sale a spirale fino alla sommità del colle dove era situato il castello. All’ingresso del paese si trova un tipico esempio di casa – fortezza alta e stretta tipica dei borghi fortificati, . sopra un arco della casa l’iscrizione “ Famiglia di casa Manuella del 1770”
 

Sui muri di alcune case del centro storico sono visibili alcune teste apotropaiche, simbolo troppo antico per una tradizione certa, ma che forse dovevano incutere timore e soggezione per chi passava in quel luogo o forse avevano una valenza magica di protezione della casa e di coloro che vi abitavano.
In località Casà vi è un santuario dedicato a Nostra Signora della Neve, che viene festeggiata il 5 agosto.Secondo i documenti dell'archivio parrocchiale questo santuario deve il suo nome ad una nevicata eccezionale, fuori stagione : un 5 agosto di tanti anni fa la collina dove sorge la chiesa apparve agli abitanti di Groppo tutta ammantata di neve.

MANGIA

Venne fondata dalla famiglia toscana dei Cerchi, fuggita in Lunigiana durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Si tratta di un borgo rurale con case in pietra a vista, posizionato nella stretta valle dell'omonimo torrente. È caratterizzato da splendidi archi e volte in sasso.. Nel borgo si trova la chiesa dedicata a Sant’Anna; è ancora presente nella sua integrità, a lato del torrente, una vecchia costruzione in pietra con una grande ruota: è un vecchio mulino ad acqua che è stato utilizzato per secoli da tutti gli abitanti della valle e al suo interno si ritrova ancora intatto, tutto il sapore del buon tempo antico.
 

ORNETO

Orneto è un tipico borgo rurale di case di pietra immerso nella vegetazione, ai confini con lo zerasco. L’oratorio dedicato alla Vergine del Monte Carmelo ha al suo interno un’architettura seicentesca; le facciate esterne e il tetto più che del versante ligure, ripropongono le linee e le soluzioni delle chiese della vicina vallata di Zeri: sassi e lastre di arenaria. Il piccolo santuario della Madonna della Penna probabilmente in epoca remota era una cappella che serviva ai viandanti come rifugio e riparo. In epoche successive diventa meta di pellegrinaggio non solo della comunità di Chiusola ma dei fedeli di Zeri e addirittura dei pellegrini della Val di Taro.
 

PIGNONA

E' un piccolo centro rurale anticamente filiale della Pieve di Robbiano. Il borgo è strutturato intorno alla chiesa di Santa Croce, costruita su un primitivo edificio del XIV secolo, con all'interno una Madonna in marmo recentemente restaurata che si ritiene far parte di un'Annunciazione di scuola lombarda , più precisamente pavese.
La festa patronale è il 7 agosto ed è dedicata a San Gaetano. E' famosa per la produzione delle sue cipolle "dolci" e per l'annuale sagra del minestrone che si svolge il 14 agosto.

 

RIO

Le origine di Rio sono sicuramente medioevali, e i ruderi del vecchio castello o più precisamente del palazzo residenziale fortificato, sono senza alcun dubbio uno degli elementi che caratterizzano l’intero agglomerato del borgo; i vecchi edifici del paese sono sorretti da strutture voltate e da grandi pilastri. Il palazzo appartenente ai Fieschi era costituito da sei piani con un corpo centrale rettangolare risalente al XIV secolo e con ingrandimenti di epoche successive.
 

SANTA MARIA

Paesino immerso nel verde famoso per due feste che si svolgono ormai da circa 20 anni e che portano tanti visitatori a divertirsi e a respirare un po’ di aria fresca nella calura estiva. : la festa del Paese e la Festa del cacciatore. La festa del paese si festeggia la domenica dopo ferragosto, vi sono giochi per bambini completamente nel verde, gare di briscola e calcetto con ricchi premi. Funzionano banchi gastronomici e fa da regina la tipica Torta di Grano. La sera dopo cena è possibile danzare con orchestre di ballo liscio. La festa del cacciatore ha la sua peculiarità: gare di tiro al piattello ma, nel pomeriggio giochi per adulti e bambini e ballo serale fanno sì che anche chi non ama il tiro possa divertirsi. La chiesa è dedicata a santa Maria Assunta, ma si festeggia in paese anche la Madonna del Carmine.
 

SCOGNA

La parrocchia di Scogna, piccola frazione nel verde, nasce come dipendente dell’antica Pieve di Cornia, l’attuale Zignago, la costruzione della Chiesa risale al XVII secolo ed è dedicata a S. Cristoforo,protettore delle malattie quali la peste, la grandine, la fame. All’interno della chiesa di notevole importanza un gruppo ligneo policromo risalente al periodo di costruzione della chiesa raffigurante la Sacra Famiglia durante il viaggio in Egitto e un quadro raffigurante San Cristoforo sempre dello stesso periodo.
 

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